100 anni di storia, 100 anni di famiglia, 100 anni di commercio. L’Ottica Foscarini di Thiene festeggia quest’anno i suoi primi 100 anni e lo fa con lo stile che l’ha sempre caratterizzata: quello di essere un punto di riferimento per la città.
Il carismatico Gabriele, ‘re’ degli orologi, non c’è più, ma a portare avanti la tradizione commerciale di famiglia è la figlia Arianna, con il suo negozio di occhiali moderni e tecnici e quel gusto personale caratterizzato da una spiccata personalità.
Erede di una storia che ha lasciato tracce nel piccolo paese di Thiene, la famiglia Foscarini festeggia i 100 anni dalla nascita dell’ottica. 1921/2021 una geniale teoria dell’evoluzione dell’occhiale arrivata a un secolo con una collezione limitata di occhiali per siglare il traguardo.
E’ un elogio all’imprenditoria femminile, al “saper fare” insieme alla tenacia di Arianna Foscarini, il deux ex machina dell’azienda di famiglia. La cultura materiale, l’abilità nel creare e la sua genialità concordano con l’essere donna imprenditrice veneta doc. Un brindisi in centro per la ricorrenza, nella quale è stata presentata l’ultima collezione di occhiali, quelli del Centenario, che in un cerchio racchiudono la storia infinita di una famiglia.
Fino dal 1921 la famiglia Foscarini è presente a Thiene con una tradizione commerciale, legata a valori fondamentali come la bellezza, la precisione e l’unicità.
Per celebrare questo compleanno speciale Arianna Foscarini, disegnatrice della collezione e ideatrice della prima consulenza d’immagine per occhiali in Italia, ha deciso di fare qualcosa che racchiude il saper fare di tre generazioni: creare oggetti intrisi di storia, emozione e personalità.
“Il risultato è un occhiale tecnicamente perfetto con connotati sensoriali ed emotivi in cui si intravedono l’istinto, la creatività e la spontaneità, caratteristiche di spicco di mio padre e di mio nonno, miei maestri e mentori – ha dichiarato Arianna Foscarini – In ogni modello c’è un frammento di una narrazione indipendente, che rappresenta la storia Foscarini e i tratti di stile della persona che li indossa”. Trasmettere un sapere, lasciare una traccia non può essere svincolata dall’esperienza di Arianna che ha ereditato dal papà l’aspetto artigianale del suo lavoro. La collezione Foscarini 1921 è il viaggio che contempla l’arte del passato fatto di precisione, ricerca di materiali, designer e unicità
Intersecazione tra forma e stile, minimalismo e leggerezza. La serie ‘Foscarini 1921’ presenta un occhiale esclusivo, semplicemente autorevole che sarà presente nei migliori store europei.
Arianna sfida i canoni della moda con questa collezione, un’illuminazione poetica dell’occhiale che firma i 100 anni di storia della famiglia Foscarini a Thiene.
Arianna studia le forme e i materiali, le caratteristiche di ogni passaggio epocale, disegna e prepara bozzetti, orchestra composizioni e figure. Ricorda che, chi si nasconde da un paio di occhiali, ostenta sicurezza. Dalla scelta di un occhiale si esterna il carattere, il dna stilistico e il rapporto emozionale che chiede contatto visivo.
Arianna conferma ciò che conosce e nel suo dna sono mescolati l’estrosità del nonno e la precisione del papà incisore. Lei è la riprova della reputazione di un passato che in Thiene ha lasciato il segno, la consolidata abitudine di fare le cose “belle e con estrema precisione”.
Lascia agli amanti delle collezioni private il gusto di scegliere l’anno e il colore che più li rappresenta, sempre dopo la consapevolezza che sia la vera natura a emergere e non la moda.
Il materiale scelto da Arianna è acetato di cellulosa, rigorosamente made in Italy.
Arianna è un’imprenditrice dinamica che svolge un ruolo attivo nella società. Artigiana nell’animo, autrice del primo programma di consulenza d’immagine per occhiali, Foskap, attenta osservatrice dei cambiamenti e coraggiosa nel scegliere sempre le strade meno battute.
Una svolta al femminile fatta di sensibilità e delicatezza.
La storia Foscarini: 1921 /2021
La storia della famiglia Foscarini, in campo imprenditoriale, nasce nel 1921 quando il bisnonno Francesco, thienese doc, mandò suo figlio Giovanni a Torino, per imparare a fare l’orologiaio: voleva dare al figlio una vita migliore della sua, che faceva il calzolaio ambulante, salendo in bicicletta ogni giorno sull’Altopiano di Asiago.
Il 1921 è l’inizio del viaggio nel mondo della precisione, dell’arte e dell’amore per le cose fatte bene della famiglia, tramandato ad Arianna Foscarini da suo padre Gabriele.
Il file rouge che unisce il nonno Giovanni ad Arianna è il ticchettio di un orologio. Per lei è come una linea del tempo: rievoca ciò che è stato, conferma ciò che è e sogna ciò sarà.
“Ricordo quando uscivo dall’asilo a 5 anni e mi rifugiavo nella bottega di nonno Giovanni: guardavo il nonno chino sui meccanismi, nascosto da una lente scura calata su un occhio, quasi fosse un personaggio uscito da un libro di storie fantastiche, inebriata dal profumo degli olii con cui accarezzava i meccanismi – ha raccontato commossa Arianna – In bottega passavo i miei pomeriggi, giocando con vetri e lancette, caricando gli orologi a molla. Ricordo con emozione, i picchietti degli attrezzi sui meccanismi degli orologi, l’andirivieni delle persone che affidavano i loro oggetti più cari alle sue mani esperte. Tutta questa atmosfera mi avvolgeva in un caldo abbraccio, facendomi sentire in piena sintonia con tutto l’ambiente”.
Attraverso la visione tramandata da loro, suoi maestri e mentori, Arianna cerca di trasmettere il suo saper fare con le mani, mettendoci il cuore. Non saprà riparare gli orologi, non saprà incidere con maestria, ma sa fare gli occhiali. E così ha deciso di mettersi nuovamente in gioco per far correre il testimone che le è stato dato, intriso di sogni e di valori.
“Abbino i colori con la parte più intima e questo mi fa credere che ho solo unito la linea del tempo con quello che la famiglia Foscarini ha creato nel 1921 – ha continuato – Mi piace dire che è una collezione di rottura perché inizia da un processo inverso rispetto alla classica scelta di un occhiale. Di solito sono decisioni impulsive e fredde, mentre Foscarini 1921 è un’unione tra l’occhiale e la persona che calza la personalità e non solo l’estetica”.
Articolo pubblicato su altovicentinoonline.it a cura della redazione