Ti sei mai chiesto perché molte persone siano attratte da forme, colori, gusti e sapori completamente diversi tra loro. In altre parole, perché a qualcuno piace tondo e ad altri no?
Io un’idea me la sono fatta.
No, non ti voglio tediare con trattati scientifici, anche se da una passione scientifica la mia idea ha origine.
Devi sapere che da sempre sono stata attratta dai cristalli e dalle pietre. Un po’ perché la professione di famiglia mi ha portato nel mondo delle pietre preziose, un po’ perché mi ha sempre affascinato la trasformazione degli elementi, la chimica e l’influenza che questi hanno nella vita dell’uomo.
Studiando i cristalli, mi ha stregato il modo con cui i diversi reticoli cristallini, otto in tutto ( cubico, esagonale, trigonale, tetragonale, rombico, monoclino, triclino e amorfo) siano in relazione con gli stili di vita dell’uomo.
E le strutture dei cristalli, come le caratteristiche umane, non possono cambiare.
Probabilmente da qui nasce il detto: “Se nasci tondo non puoi morire quadrato”, che tradotto nel linguaggio dei cristalli è “Se nasci con struttura amorfa, non puoi diventare di struttura cubica”.
Sì, a prima vista, dire che la tua struttura è amorfa, cioè letteralmente priva di forma non è carino, ma se alla definizione “priva di forma”, associamo il termine “versatilità” tutto appare sotto una nuova luce.
E alla forma del tondo è proprio questo concetto che va associato: la versatilità.
Chi è TONDO vive ogni momento non come cambiamento, che implica un legame con il passato, ma come presente, come unico momento che conta.
La spontaneità e la sua unica e possibile forma espressiva. Tra l’impulso ad agire e l’azione stessa non vi è alcun intervallo: quello che viene in mente è subito trasformato in azione, prima che sfugga di mano.
L’unico pericolo di chi ha questa struttura, è congelare il momento presente. In pratica si isola dal presente e dal passato, perdendone i colori. E’ come se continuasse a girare in “tondo”, a vuoto. Si rischia di rimanere intrappolati in un tunnel senza uscita. Questo rende improvvisamente cupi, tristi e, nel peggiore dei casi, apatici.
Per fortuna, basta poco per ritrovare un nuovo entusiasmo e un nuovo scopo.
A qualcuno piace tondo, ma che caratteristiche può avere?
Chi è TONDO è creativo e sa provare un’ampia gamma di emozioni. Ama i colori, la libertà e la mancanza di legami e vincoli di sorta.
Nello stile di vita associato alla struttura amorfa, o tonda, come la chiamiamo noi, non esiste alcunchè di definitivo. Per questo, se non c’è un inizio, non ci potrà essere nemmeno una fine. Da qui è facile intuire che se ci sarà sempre la possibilità di sperare e di avere una nuova chance. Del resto, il ciclo della vita è un tondo: non c’è inizio e non c’è fine.
Chi è TONDO ama ciò che ha forme morbide, fluide, ama la leggerezza, l’armonia e l’equilibrio.
Si pone al mondo con originalità e a volte addirittura eccentricità, percorrendo strade mai percorse da altri prima.
Ciò può suscitare stupore, a volte diffidenza o sospetto. Ma ricordiamoci che il maggior contributo allo sviluppo dell’umanità è stato dato da persone “sui generis”, non certo dalla grande massa degli omologati.
Chi è TONDO indosserà un occhiale tondo e scoprirà che gli donerà, anche se le teorie della fisignomica non lo prevedono.
Perché noi siamo fatti della stessa sostanza della terra, vibriamo con l’energia dell’ universo e il nostro essere va oltre le regole create dall’uomo.
Alle regole ci si affida per imparare l’alfabeto, poi cerchiamo dentro di noi l’ispirazione per scoprirci poeti.
Dopo questo viaggio a “tuttotondo”, mi farebbe piacere sapere come ti senti tu: sei in sintonia con il TONDO, condividi le mie considerazioni? Ti è stato utile questo articolo.
Se sei curioso e vuoi approfondire la sinergia con le pietre o saper qual è la forma dell’occhiale adatta a te, non esitare a contattarmi, lo scopriremo insieme.
Ah… è inutile dirti che io sono tonda!
E tu?
Un caro saluto
Ps: Chi è TONDO entra in risonanza con cristalli dalla struttura amorfa, come gli opali, ma anche ossidiana o minerali organici come ambra e giaietto.
Del resto ”Chi si piglia, si somiglia”